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ApprofondimentiInvestimenti Lun 13 febbraio 2023

Parola al gestore: "I tre fattori da studiare prima di investire nel credito"

Jim Cielinski (Janus Henderson): bisogna guardare al rapporto flussi di cassa/utili, all'indicatore Debt Loads and Servicing e..." Parola al gestore: "I tre fattori da studiare prima di investire nel credito"
Gianluca Baldini
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Gianluca Baldini

Investire nel credito non è semplice. Non esistono indicatori o dati che possano dare una risposta certa su come muoversi. La Verità & Affari ne ha parlato con Jim Cielinski, Global Head of Fixed Income di Janus Henderson Investors

Ciclo del credito: perché è particolarmente interessante seguirlo?

“Monitorare il ciclo del credito e i rischi top-down è sinonimo di una buona gestione del rischio. La sfida per gli investitori è che ogni ciclo è diverso e richiede una combinazione di dati e giudizi. Nessun indicatore o serie di dati possono essere affidabili da soli”.

Quali sono i fattori che monitorate?

“Noi da tempo sviluppiamo un’analisi periodica sul settore, il Credi Risk Monitor, che si focalizza su tre fattori principali: l’accesso ai mercati dei capitali, il rapporto flussi di cassa/utili e l’indicatore Debt Loads and Servicing”.

Cosa rivela la vostra analisi?

“Sebbene il credito abbia registrato un quarto trimestre migliore dei precedenti, producendo rendimenti totali positivi grazie alla riduzione degli spread e all’ottimismo per il superamento del picco dell’inflazione, il peggioramento dei fondamentali richiama alla cautela gli investitori. Andando a vedere l’ultimo dei tre fattori appena citati notiamo come, la debolezza degli utili debba ancora manifestarsi. Per ora i fondamentali degli emittenti rimangono solidi, ma si prevede che la debolezza delle metriche relative ai fondamentali si propagherà nella seconda metà dell’anno. Quando la fiducia dei consumatori inizierà ad indebolirsi e i tassi di interesse a pesare sull’economia, ci aspettiamo che una parte del calo dei margini aziendali si manifesti”.

L’accesso ai capitali invece desta maggiore ottimismo?

“Dai dati sull’attività economica sono emersi segnali di recessione più chiari, mentre le tendenze monetarie e le curve dei rendimenti si sono spostate più in profondità nel territorio dell’inversione e la liquidità della banca centrale continua a essere sottratta al sistema. I tassi reali hanno subito un’impennata, segnalando alti costi di finanziamento, ma l’emissione sul mercato primario è stata vivace e prontamente assorbita. L’offerta di titoli ad alto rendimento, invece, è stata più limitata, il che ha favorito le valutazioni. La compressione, ovvero la sovraperformance dei titoli di qualità inferiore, è proseguita durante il rally. La domanda di credito è quindi forte”.

Le previsioni sul 2023 hanno modificato la vostra visione sugli utili/flussi di cassa

“Gli utili sembrano aver raggiunto il loro picco e si prevede che le revisioni degli utili diventino più negative: negli ultimi tre mesi, tutte le aree geografiche hanno registrato piccole o negative revisioni delle previsioni per il 2023. Allo stesso tempo, i costi persistentemente elevati dell’energia e della produzione continuano a incidere sul flusso di cassa. Tuttavia, è previsto un atterraggio morbido o una recessione poco profonda, in quanto gli utili per il 2024 dovrebbero rimbalzare, soprattutto nei mercati emergenti. La normalizzazione degli utili ha iniziato a influenzare i fondamentali del credito in alcune aree e ci aspettiamo che tale situazione sia destinata ad espandersi, ma essi rimarranno favorevoli, dati i forti punti di partenza”.

Quindi cosa ci aspetta?

“La possibilità di assistere a una maggiore dispersione nei mercati del credito dipende dal verificarsi di un atterraggio morbido o duro. Se si verifica la prima ipotesi, come si aspetta il mercato, la compressione e quindi le correlazioni potrebbero aumentare. In caso di atterraggio duro, ci attendiamo di assistere a un’ulteriore dispersione nella seconda metà dell’anno. Un’attenta selezione dei titoli e la costruzione di una certa resilienza nei portafogli di credito saranno la chiave per navigare in questa parte del ciclo”.

 

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
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