Borsa di Milano in rosso nel giorno delle tre streghe e Credit Suisse
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Mercati/In evidenza
In evidenzaMercati Ven 17 marzo 2023

Borse in rosso nel giorno delle "tre streghe". Preoccupa Credit Suisse

Nel giorno delle "tre streghe", in cui scadono contemporaneamente molti derivati, i listini azionari negativi tra cui la Borsa di Milano. Borse in rosso nel giorno delle "tre streghe". Preoccupa Credit Suisse
Redazione Verità&Affari
di 
Redazione Verità&Affari

La giornata in Borsa a Milano

Piazza Affari chiude in negativo (Ftse Mib -1,64%), in linea con le altre Borse europee, una settimana dominata dal rosso, iniziata con la crisi delle banche americane e conclusa con la deflagrazione del caso Credit Suisse. Nel giorno delle cosiddette “tre streghe”, in cui scadono contemporaneamente molti contratti derivati, i listini azionari erano partiti bene entusiasmati dal salvataggio della californiana First Republic Bank, da parte di un pool di banche americane, che si è aggiunto al sostegno di Credit Suisse offerto dalla Banca Nazionale Svizzera.

E il Credit Suisse diventa “Debit Suisse”

Ma è il nuovo tonfo di Credit Suisse, del 9% sulla borsa di Zurigo, che contribuisce a smorzare l’ottimismo tra gli investitori. Lo scivolone segue l’impennata di ieri, scattata dopo che la banca annunciato che avrebbe fatto ricorso alle liquidità di emergenza rese disponibili dalla Banca centrale elvetica, nella misura di 50 miliardi di franchi, dopo che il suo primo azionista, una banca saudita, aveva avvertito che non intendeva fornire ulteriore capitale al gruppo bancario. L’indice Stoxx delle banche europee perde da venerdì scorso il -12,3%, lo Stoxx Energy il -10%. Piatto lo Stoxx Food&Beverage.

OBBLIGAZIONI

 Lo spread chiude in rialzo a 194 punti, dopo aver aperto questa mattina a 190. Il rendimento dei titoli italiani scende appena sopra al 4%, a 4,049%, con gli investitori che hanno digerito l’aumento dei tassi di interesse della Bce e hanno continuato a monitorare i rischi su una potenziale crisi per il sistema bancario. Treasury Note a dieci anni a 3,41%, -15 punti base. Il Bund tedesco tratta a 2,10%, -18 punti  Il future si avvia a chiudere la settimana con un rialzo del +3,3%.

 

PETROLIO

Cala  del 2,7% circa con il Brent maggio a 72,7 dollari al barile e il Wti a 66,9 dollari al barile. 

 

GAS

Gas in discesa del 4% a 42,5 euro al megawattora.

VALUTE

L’euro chiude in leggero rialzo sopra 1,06 dollari dopo la decisione della Bce di alzare il tasso di riferimento di 50 punti base, proseguendo la sua lotta per domare l’inflazione.  La moneta unica passa di mano a 1,0655 dollari (+0,42%)  

ORO

Le turbolenze sui mercati finanziari spingono il  bene rifugio per eccellenza, in alto del  2% a 1.961,90 dollari all’oncia, la quotazione top dall’aprile 2022. In settimana, sta guadagnando circa il 4,7%, dall’inizio di marzo il 6,4%. “L’Oro è richiesto negli ultimi giorni in quanto bene rifugio e ha guadagnato oltre 100 dollari nello spazio di una settimana, ha commentato Commerzbank in una nota. La banca ha poi notato che c’è stato un afflusso nei fondi di 18 tonnellate dall’inizio della settimana e che “dall’ultima volta di un afflusso così grande è passato quasi un anno, in risposta alla guerra in Ucraina”. Comprare  sulla forza alla prima chiusura sopra 1.970 dollari. Target 2.000 dollari.  Allerta sotto 1.780 dollari

Condividi articolo