Ocse e Lagarde un peso per le Borse, le azioni peggiori a Milano
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MercatiPrimo piano Gio 08 dicembre 2022

Ocse e Lagarde un peso per le Borse, le azioni peggiori a Milano

Le Borse europee chiudono una giornata molto fiacca dopo il superindice dell'Ocse che segna  un "rallentamento della crescita". Ocse e Lagarde un peso per le Borse, le azioni peggiori a Milano La sede della Borsa
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

L’andamento delle Borse europee

Le Borse europee chiudono una giornata molto fiacca dopo il superindice dell’Ocse che segna  un “rallentamento della crescita” in gran parte delle grandi economie mondiali, Italia inclusa. Ad appesantire il quadro hanno contribuito le parole di Christine Lagarde. Aprendo i lavori della VI conferenza annuale dello Europen Systemic risk board ha sparso pessimismo a piene mani. Ha parlato di possibili crisi inattese che  spesso derivano da rischi sottovalutati fatti cerscere senza intervenire. “Per questo motivo – dice – bisogna essere  attenti all’emergere di nuove sfide nel momento in cui si presentano. Dobbiamo quindi incoraggiare la resilienza laddove manca e adattarci al cambiamento ogni volta che è necessario”. In proposito c’è però da dire che non esistono crisi annunciate ma sono sempre legate ad eventi del tutto inattesi.

Sommersa da tanto pessimismo l’Europa ha scelto l’immobilismo. A rallentare l’azionariato milanese anche la Festa dell’Immacolata, con scambi ridotti rispetto alla media. Gli investitori ora temono che la prossima settimana la Fed possa procedere con un nuovo rialzo da 75 punti base, anziché di 50, dopo i dati macro degli ultimi giorni che hanno confermato un’economia americana più in salute del previsto (rimbalza invece Wall Street, dopo cinque sedute consecutive in “rosso”, in attesa domani del dato prezzi alla produzione). Milano perde lo 0,17%, Francoforte è immobile, Parigi giù dello 0,2%. Come previsto sono andate giù le banche a cominciare da Mps (-3,3%). Più composte Unicredit (-0,29%) e Intesa (-0,19%). Affonda  Poste (-1,8%) dopo il downgrade di Jp Morgan.  I petroliferi provano il rimbalzo: Eni +0,7%, Saipem +2,08% resta sotto la soglia di un euro.

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