Le Quattro streghe colpiscono ancora, l’analisi della settimana in Borsa
Milano si salva grazie alle banche in una settimana negativa segnata dall'inflazione Usa superiore alle attese e da quella europea.L’andamento della settimana in Borsa
Milano si salva grazie alle banche in una settimana negativa segnata dall’inflazione Usa superiore alle attese e da quella europea che non vuole scendere. La giornata peggiore è stata quella di venerdì contraddistinta dall’appuntamento con le “Quattro streghe”. Cioè il giorno in cui scadono contemporaneamente quattro tipologie di contratti di finanza strutturata: futures su indici, opzioni su indici, futures su singoli titoli e opzioni su singoli titoli. Gli aggiustamenti di portafoglio accrescono la volatilità dei mercati. Rispetto al venerdì di una settimana fa Milano ha registrato un +0,1% sostenuta dalle banche e dalle assicurazioni il cui peso sull’indice sfiora il 40%.
Invece Francoforte ha perso il 2,7%, Parigi il 2,2%, Londra l’1,6% e Amsterdam il 3,1%. Madrid ha limitato i danni, con un calo dello 0,6%. A Piazza Affari, le migliori performance della settimana sono tutte appannaggio delle banche: Bper +8,9%, Banco Bpm +7,4%, Finecobank +7,3%, Intesa Sanpaolo +4,5% e Unicredit +3,3%. Il tonfo di venerdì ha invece segnato la settimana di Tim (-7,2%), che chiude con il peggior calo all’interno del segmento principale, seguita da A2A (-5,4%), Interpump (-5,1%) e Diasorin (-5%).
Ma le Borse non guardano al passato. L’unica dimensione che conoscono è quella del futuro. Ecco allora che diventa importante darsi un orizzonte temporale negli investimenti ed essere disciplinati. Se l’orizzonte è a 12 mesi, settembre 2023, da qui in avanti i rialzi saranno solo l’occasione per vendere. Fra 12 mesi infatti, l’America sarà molto probabilmente in recessione e la Fed non avrà ancora iniziato a tagliare i tassi (se non nel caso in cui la recessione sia particolarmente seria). Se invece l’orizzonte è a 24 mesi sono da comprare (con calma) i ribassi. Nel settembre 2024, con l’inflazione ridimensionata, l’economia in ripresa e le presidenziali americane imminenti, borse e bond saranno più in alto di dove si trovano adesso.