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In evidenzaPolitica Lun 02 ottobre 2023

Bioera: ricavi zero, evita la liquidazione grazie alle norme anti-Covid

I conti del semestre della società quotata della quale Daniela Santanchè è stata in passato amministratore e azionista Bioera: ricavi zero, evita la liquidazione grazie alle norme anti-Covid CANIO GIOVANNI MAZZARO BIOERA
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Bioera evita la liquidazione grazie alle norme anti-Covid

Bioera, società che in passato è stata partecipata e amministrata dal ministro del turismo Daniela Santanchè, ha chiuso il semestre con ricavi pari a zero e una perdita di 1,6 milioni. Il patrimonio netto, a livello consolidato, è negativo per 5,277 milioni. A livello civilistico, il patrimonio netto è positivo per 100 mila euro grazie alle misure anti-Covid, poi prorogate in seguito alla guerra in Ucraina, che consentono di coprire le perdite entro cinque anni e di sterilizzare così gli effetti civilistici. Senza questa misura, il patrimonio netto di Bioera sarebbe negativo per 5,1 milioni di euro, imponendo la ricapitalizzazione immediata o la messa in liquidazione della società.

Impegni per 5,1 milioni

Nella nota emessa dopo l’approvazione della semestrale, si sottolinea che la società ha impegni per 5,1 milioni di euro nei prossimi 12 mesi. Tra questi figurano gli impegni nei confronti del concordato di Ki Group, altra società della “galassia” Santanchè in grave difficoltà finanziaria. Si tratta dell’acquisizione di parte degli attivi di Ki Group e di una ricapitalizzazione della controllata Verde Bio, per importo totale di oltre 2,2 milioni di euro. A questi vanno aggiunti i debiti verso il fisco, gli enti previdenziali e i fornitori e un bond emesso nel 2016 e scaduto nel 2021, per il quale è stata stabilita una moratoria che scade a fine 2023.

Nuova proroga per il rimborso del bond

Il cda di Biora ritiene di poter far fronte agli impegni in gran parte grazie agli incassi del prestito obbligazionario convertibile che sarà sottoscritto da Golden Eagle (Geca), pari a 2,2 milioni. La parte restante dovrà arrivare dalla rateizzazione dei debiti verso fisco e enti previdenziali (0,6 milioni), riscadenziamento dei debiti verso i fornitori (0,4 milioni) e una ulteriore proroga del rimborso del bond, al 31 dicembre 2024. 

Non neppure chiaro cosa faccia attualmente Bioera, che è comunque quotata in Borsa e le cui azioni sono scambiate regolarmente. Nella nota la società aggiunge anche che dopo il deconsolidamento di Ki Group, nel febbraio 2022, la società “non svolge alcuna attività operativa”. Nella nota di aggiornamento mensile imposta dalla Consob, è scritto invece che “non si segnalano sospensioni di rapporti di fornitura tali da pregiudicare l’ordinario svolgimento delle attività del Gruppo”.

La procura ha chiesto il fallimento

Nei giorni scorsi, la procura di Milano ha chiesto il fallimento di Ki Group, Ki Group Holding e Bioera, giudicando inammissibile il concordato. Secondo i pm, il concordato di Ki Group «tramite la promessa di impegno economico presentato da Bioera spa, società in evidente stato di insolvenza, non permette il raggiungimento insito nello scopo insito nella procedura (…), ovvero quello di garantire non soltanto una semplice dismissione del compendio aziendale, quanto il mantenimento dell’unità operativa in capo ad altri (una sorta di continuità aziendale indiretta) volta a valorizzare, nel breve periodo, i complessi aziendali per una più proficua loro cessione al fine di ottenere liquidità per soddisfare i creditori».

 

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