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PolemicaPrimo piano Lun 05 dicembre 2022

Bankitalia, contante e tregua fiscale sono contro la modernizzazione del Paese

L'istituto guidato da Ignazio Visco non fa sconti al governo di Giorgia Meloni. Bacchetta l'esecutivo sui pagamenti in contanti, tregua fiscale e flat tax Bankitalia, contante e tregua fiscale sono contro la modernizzazione del Paese
Redazione Verità&Affari
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Duro il giudizio sulle due disposizioni in manovra

Bankitalia non fa sconti al governo di Giorgia Meloni. E se da un lato registra che gli  interventi sulle pensioni non avranno un impatto importante sui conti pubblici, dall’altro bacchetta l’esecutivo sui pagamenti in contanti e la tregua fiscale. Secondo Fabrizio Balassone, Capo Servizio Struttura Economica della Banca d’Italia, in audizione sulla manovra. Le disposizioni sul tema dei pagamenti in contanti e “l’introduzione di alcuni istituti che riducono l’onere tributario per i contribuenti non in regola rischiano di entrare in contrasto con la spinta alla modernizzazione del Paese che anima il Pnrr e con l’esigenza di continuare a ridurre l’evasione fiscale”.

Per l’istituto centrale guidato da Ignazio Visco, il contante costa agli esercenti più delle carte

“Come già ricordato in passato, i limiti all’uso del contante, pur non fornendo un impedimento assoluto alla realizzazione di condotte illecite, rappresentano un ostacolo per diverse forme di criminalità ed evasione – ha chiarito l’esperto -. In particolare, negli ultimi anni sono emersi studi – anche condotti nel nostro Istituto su dati italiani – che suggeriscono che soglie più alte favoriscono l’economia sommersa; c’è inoltre evidenza che l’uso dei pagamenti elettronici, permettendo il tracciamento delle transazioni, ridurrebbe l’evasione fiscale”. Balassone ha poi ricordato che “anche le Raccomandazioni specifiche per l’Italia formulate dalla Ue nell’ambito del semestre europeo muovono da tale presupposto», ricordando poi che “la definizione di efficaci sanzioni amministrative in caso di rifiuto dei fornitori privati di accettare pagamenti elettronici era inclusa tra i traguardi del Piano nazionale di ripresa e resilienza relativi al primo semestre di quest’anno”. 

La manovra accresce la differenza “di trattamento tributario tra dipendenti e autonomi”

Inoltre, per i tecnici di Palazzo Koch, il giudizio è negativo anche sul fronte flat tax. In dettaglio, in manovra alcune delle misure non connesse all’emergenza energetica “presentano aspetti critici che la Banca d’Italia ha più volte segnalato in passato con riferimento a misure analoghe – ha spiegato Balassone -. La discrepanza di trattamento tributario tra dipendenti e autonomi, e all’interno di questi tra quelli sottoposti a regime forfettario ed esclusi, risulta accresciuta”. 

 

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