Eurovita, allo studio lo sblocco dei riscatti per le aree alluvionate dell'Emilia-Romagna
Rimborsi bloccati fino a settembre. Ma con l'ipotesi di un provvedimento apposito per i clienti colpiti dal maltempo. EUROVITA ASSICURAZIONI SEDE DI MILANOEurovita, ipotesi sblocco dei riscatti per le aree alluvionate
Riscatti bloccati fino a settembre per i clienti di Eurovita. Sarebbe questo l’orientamento emerso dagli ultimi confronti tra i regolatori, il Mef e i soggetti (banche e assicurazioni) impegnati nel salvataggio della compagnia. Sarebbe però allo studio un provvedimento apposito per consentire i riscatti ai clienti residenti nelle aree colpite dall’alluvione in Emilia Romagna. Per farlo, spiegano le fonti interpellate, servirà un intervento normativo ad hoc e l’individuazione esatta del perimetro di riferimento della misura.
Blocco fino a settembre per gli altri clienti
Scontata invece la proroga del blocco per la generalità dei clienti. L’orientamento è di un blocco ulteriore di tre mesi, per consentire l’esecuzione del complesso accordo per la messa in sicurezza dei clienti. Tutto dipenderà dal raggiungimento di una intesa entro il 30 giugno, data della fine dell’amministrazione straordinaria di Eurovita ed Eurovita holding. Come ha confermato il numero uno di Unipol, Carlo Cimbri, negli ultimi giorni sono stati fatti passi avanti sostanziali e l’intesa è ormai vicina. Restano da definire alcuni passaggi, in particolare relativi alla contabilizzazione e al trattamento nei bilanci degli anticipi delle banche maggiori agli istituti più piccoli
I rapporti banche-assicurazioni
Lo schema d’intervento prevede, come noto, una ricapitalizzazione della compagnia da parte delle cinque grandi del settore (Generali, Unipol, Poste Vita, Intesa Vita e Allianz). In seguito, si procederà alla spartizione degli asset di Eurovita tra le cinque compagnie. Con il sistema bancario che dovrà farsi carico dei riscatti anticipati della polizze da parte dei propri clienti portando comunque a scadenza le polizze. Questo, come ha chiarito ancora Cimbri, per evitare che le reti bancarie che hanno piazzato i prodotti Eurovita possano spingere i clienti a riscattare per sottoscrivere altri prodotti, lasciando le compagnie assicurative a gestire quello che resta.