I veri vincitori della guerra. Ecco chi sta guadagando di più - V&A
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Approfondimentispeculazione Ven 24 febbraio 2023

I veri vincitori della guerra: chi sta guadagnando di più in Borsa

Contrariamente a quello che si pensa i vincitori  non sono i fabbricanti di armi ma i titoli petroliferi. L'eccezione? La tedesca Rheinmetall I veri vincitori della guerra: chi sta guadagnando di più in Borsa RHEINMETALL
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

L’anniversario dell’invasione dell’Ucraina in Borsa

Febbraio, è, in genere, il mese del Carnevale. Bambini e allegria. Maschere e coriandoli.  Da un paio d’anni, purtroppo  è diventato il mese delle streghe. Il giorno 24 del 2022 la Russia invadeva l’Ucraina e il 21 del 2020 si registrava in Italia il primo caso di Covid 19. Di pandemia si parla sempre meno. La guerra, purtroppo, è un argomento di assoluta attualità. Specialmente in occasione del primo anniversario.

Il petrolio meglio delle armi

Come ogni anniversario anche quello della guerra diventa l’occasione per i bilanci: chi ha vinto sui mercati finanziari? Contrariamente a quello che si pensa i vincitori  non sono i fabbricanti di armi ma i titoli petroliferi. Uniche  eccezione la tedesca Rheinmetall dalle cui catene di montaggio escono i carri armati Leopard considerati indispensabili per far vincere Kiev. I titoli hanno guadagnato in un anno il  152%. Molto bene anche Leonardo, salita del 56%. Molto più indietro americani e inglesi.

Le azioni europee meglio di quelle Usa

Una dinamica che non stupisce. L’Europa deve costruire un proprio sistema di difesa. Gli Usa e Gran Bretagna già lo posseggono. Raytheon Tecnologies, considerata l’arsenale del Pentagono, ha guadagnato appena meno del 9%. Ha fatto un pò meglio la Lockeed Martin con un rialzo del 23% Produce l’F35, il caccia più moderno del mondo e il Black  Hawk, protagonista assoluto di tutte le guerre (e i relativi film) combattuti dagli Usa a partire dagli anni ’70. General Dynamics che costruisce gli F16, il più diffuso caccia del mondo, sale dell’8%.  Il conflitto in Ucraina sembra dimostrare che l’arma aerea tradizionale deve essere ripensata vista l’efficienza della difesa missilistica. Meglio lanciarsi sull’innovazione dei droni come dimostra il successo di Northorp Grumann a Wall Street (+23%).

L’oro nero è il più ricercato

Diverso il discorso sui petroliferi. Tranne Eni, rimasta piatta nei dodici mesi  gli altri petroliferi sono saliti  di gran carriera: Exxon +44%, Total +24%, Shell +. 27%. A Piazza Affari svetta con +48%.

Mouse contro fucili: le armi  del futuro

Ma vera novità è l’irruzione di un nuovo tipo di conflitto. A combatterlo non sono più i soldati ma gli hacker. Niente fucili ma mouse come dimostra il nuovo attacco informatico sferrato da un collettivo russo contro i siti di importanti istituzioni ed aziende italiane. Per gli autori del gesto, si tratta di una vendetta contro quella che loro definiscono “l’Italia russofoba”. Infatti, l’attacco si è verificato subito dopo la visita del Capo del Governo, Giorgia Meloni, a Kiev.

La sicurezza informatica è un argomento di primo piano in questo periodo, soprattutto perché si intreccia con i fattori geopolitici, che inevitabilmente influenzano l’andamento dei titoli tech in Borsa.  Negli ultimi tempi però questi titoli sono stati condizionati anche da altri fattori, di natura più schiettamente economico-finanziaria.

La sfida della sicurezza informatica

Tuttavia, dallo scoppio della pandemia, i titoli legati alla Sicurezza Informatica sono  stati oggetto di crescente interesse, in quanto il lavoro da remoto rende i sistemi più vulnerabili. È questo il motivo per cui alcune importanti società del settore hanno visto crescere i loro bilanci.

Le star di Wall Street

L’ultima a comunicare i dati è stata Palo Alto, che ieri ha terminato la sessione di Wall Street con rialzo del +13% (+35% da inizio 2023).L’utile netto è balzato a 84,2 milioni, contro una perdita pari a -93,5 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente.Settimana scorsa era stata la volta di Cisco Systems, altro colosso Tech coinvolto nel settore della sicurezza informatica, che ha chiuso il trimestre con ricavi pari a 13,59 miliardi, +7% su base annua, contro i 13,43 miliardi attesi dagli analisti. Cisco ha alzato la guidance 2023, che supera il consensus .

E quelle a Piazza Affari

Le novità sono arrivate anche in Italia mettendo il turbo alle poche società quotate che si occupano di sicurezza digitale. Leonardo, presente anche in questo campo è l’unico gigante. Poi ci sono Cyberoo, Cy4gate, Vantea.

 

 

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