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ApprofondimentiSport Mar 30 maggio 2023

Fiato sospeso per la Sampdoria: Ferrero non molla, la cessione rischia di saltare

Il patron Ferrero ha rifiutato una prima offerta da 30 milioni di Radrizzani. Senza nuova liquidità il club rischia penalità e fallimento Fiato sospeso per la Sampdoria: Ferrero non molla, la cessione rischia di saltare MASSIMO FERRERO PRESIDENTE SAMPDORIA
Tobia De Stefano
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Tobia De Stefano

Con una lunga esperienza nel settore economico, ha lavorato a Libero Mercato e Libero. Ora è alla Verità e scrive per Panorama e Verità & Affari

Assemblea degli azionisti alle 13 e 30

Fiato sospeso per la Sampdoria. Andrà in scena in giornata l’ennesimo ultimo tentativo per provare a sbloccare il passaggio di proprietà del club blucerchiato che dopo la retrocessione in serie B ha la necessità di trovare un acquirente per evitare il fallimento. Alle 13 e 30 è in programma l’assemblea straordinaria degli azionisti dalla quale si spera possano arrivare buone notizie con migliaia di tifosi che si sono dati appuntamento a Corte Lambruschini, sede ufficiale della società, per far sentire la propria voce.

La trattativa

Intanto si tratta a oltranza. Il patron Massimo Ferrero ha infatti rifiutato la prima offerta arrivata dalla cordata composta da Andrea Radrizzani (proprietario del Leeds United in Inghilterra ) e Matteo Manfredi con il supporto di QSI (controllante qatariota del Paris Saint-Germain) che si erano accordati con il consiglio di amministrazione della Samp ma hanno trovato l’opposizione dell’imprenditore cinematografico. L’offerta prevedeva il versamento di circa 30 milioni di euro, per liberare la Samp dal trust in cui l’aveva inserita Ferrero che detiene il 55% delle quote della società.  

La questione  è ovviamente economica: tra offerta e domanda ballerebbero una decina di milioni. C’è infatti da risolvere anche la questione del logo dato in lease back dalla Sport Spettacolo Holding di Ferrero a Banca Intesa. Radrizzani e Manfredi non vorrebbero pagare mentre “il Viperetta” (questo il soprannome con il quale il patron della Samp è conosciuto nell’ambiente del cinema) pretenderebbe qualche milione di euro per quanto ha già versato. Una soluzione per aggirare Ferrero in realtà c’è, ma si tratterebbe di un’ultima ratio. L’articolo 120bis del codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza dà la possibilità di effettuare un aumento forzoso di capitale tramite l’avvallo del Tribunale. Una strada che però si porterebbe dietro il rischio concreto di contenziosi legali. 

Stipendi da pagare

Il tutto va a scontrarsi con i tempi strettissimi dell’affare. Il club versa in una situazione di difficoltà finanziaria da mesi e i giocatori hanno affrontato tutta la stagione tra ritardi nei pagamenti e mensilità non versate. Entro stasera però, per evitare quattro punti di penalizzazione, vanno corrisposti 13,5 milioni, che rappresentano il primo trimestre di stipendi federali 2023. Una soluzione era stata trovata: la Samp utilizzerebbe l’anticipo del paracadute di Serie B integrata da un prestito “ponte” da parte di una banca. E qui torniamo a bomba sulla cessione del club. Prima di aprire le casse l’istituto di credito chiede di avere garanzie sull’arrivo di un investitore disponibile a mettere liquidità nelle casse della Samp. E senza il via libera di Ferrero oggi quella garanzia non c’è. Lo stesso Radrizzani pare disponibile ad anticipare un parte della liquidità, ma evidentemente prima di esporsi vuole avere delle certezze sul deal.

L’azionista Barnaba

Presente all’assemblea – come piccolo azionista – anche Alessandro Barnaba, il finanziere romano ex Jp Morgan e fondatore del fondo Merlyn Advisors che ha già provato a prendere la Samp: “Sono sei mesi che lavoriamo su questa operazione, non conosco i dettagli della nuova offerta… se sarà un progetto serio e solido voteremo a favore, se non dovesse andare avanti continueremo a monitorare la situazione”.

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