Morto Moore, fondatore di Intel. Aveva previsto l'auto intelligente
Elaborò infatti la cosiddetta "prima legge di Moore", che enunciava un costante aumento della potenza di calcolo dei microchipMorto Gordon Moore, il fondatore di Intel
È morto alle Hawaii a 94 anni, lo statunitense Gordon Moore, che nel 1968 fondò con Robert Noyce il gigante dei chip Intel di cui fu amministratore delegato dal 1979 al 1987. Si tratta di un personaggio molto importante nel mondo dell’informatica.
Elaborò infatti la cosiddetta “prima legge di Moore”, che enunciava un costante aumento della potenza di calcolo dei microchip. Un punto di riferimento per le aziende che producono microprocessori. Nel 1965 Moore scrisse che: “I circuiti integrati porteranno a meraviglie come computer domestici, controlli automatici per automobili e apparecchiature di comunicazione portatili personali”.
Il tutto due decenni prima della rivoluzione dei PC
E più di 40 anni dal lancio dell’iPhone di Apple. Intel portò sul mercato il primo microprocessore nel 1971 . Oggi il più importante produttore di semiconduttori negli Stati Uniti e il terzo al mondo per fatturato, dietro alla sudcoreana Samsung e alla taiwanese TSMC.
Ichip sono diventati più efficienti e meno costosi a un ritmo esponenziale, contribuendo a determinare il progresso tecnologico mondiale per mezzo secolo, fino all’avvento dei personal computer, e poi di Internet e dei giganti della Silicon Valley come Apple, Facebook e Google. Attraverso la sua fondazione, Moore ha destinato più di 5 miliardi di dollari a vari progetti di beneficenza, per lo più legati alla conservazione dell’ambiente e alla scienza.