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LavoroPrimo pianoTeleborsa Gio 16 febbraio 2023

RDC, a gennaio 14.769 revoche e 46.250 domande respinte

Sul fronte pensioni, la ministra del Lavoro ha riferito di una possibilità di ampliamento di Opzione donna RDC, a gennaio 14.769 revoche e 46.250 domande respinte
Redazione Verità&Affari
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Stretta sul Reddito di cittadinanza

“Grazie al potenziamento dei controlli, solo nel mese di gennaio 2023 sono state respinte 46.250 domande di reddito di cittadinanza, revocate 7.986 prestazioni e poste in decadenze 14.769 pratiche”. È quanto ha riferito la ministra del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone, rispondendo al question time al Senato.

“In questo senso – ha aggiunto Calderone – anche il documento di programmazione dell’attività di vigilanza dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro per l’anno 2023 prevede un piano di verifiche e contrasto delle irregolarità e delle frodi relative alle misure di integrazione salariale e di sostegno al reddito, tra cui il reddito di cittadinanza. Per sostenere questa programmazione, il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sta rafforzando l’efficacia della capacità operativa dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro attraverso l’immissione in servizio di circa 1000 nuovi ispettori per il 2023, il consolidamento della collaborazione con l’INPS e il Comando dei Carabinieri per la tutela del lavoro, nonché avvalendosi dell’apporto specialistico della Guardia di Finanza per le materie di sua competenza”.

“Nell’ambito dei lavori relativi a un’organica riforma delle misure di sostegno alla povertà e di inclusione attiva, particolare attenzione – ha ribadito Calderone – è riservata alla gestione e implementazione di ancora più efficaci meccanismi di controllo”.

Possibile ampliamento Opzione donna

Sul fronte pensioni, nel corso del question time al Senato la ministra del Lavoro ha riferito di una possibilità di ampliamento di “Opzione donna”. “Con lo strumento della legge di bilancio, non è stato possibile intervenire in maniera esaustiva per le limitate coperture finanziarie disponibili ma – ha detto Calderone – ho preso uno specifico impegno, che è quello di intervenire sull’istituto in un contesto più organico, nell’ambito di un progetto di riforma delle pensioni”.

Calderone ha assicurato “la piena condivisione e consapevolezza della necessità di ampliare la platea delle destinatarie dell’attuale anticipo pensionistico, che deve trovare le adeguate coperture finanziarie. A tal proposito – ha spiegato – sono in corso le opportune verifiche degli uffici del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Con riferimento all’intervento attuato con la legge di bilancio 2023, – ha proseguito Calderone – assicuro che stiamo tenendo conto delle segnalazioni relative alle difficoltà applicative della misura e che sono in fase di elaborazione specifiche proposte normative, sottoposte al MEF per la verifica della copertura finanziaria, per la quale confermo la disponibilità del Ministero del lavoro e delle politiche sociali a concorrere utilizzando risorse del proprio bilancio”.

“Diamo la disponibilità – ha annunciato la ministra del Lavoro – a sostenere in parte, con risorse presenti nel bilancio del Ministero del lavoro, le misure strutturali per il pensionamento delle donne”. La ministra ha ribadito l’impegno a “introdurre nuove forme di flessibilità in uscita per le lavoratrici nell’ambito del riordino del sistema pensionistico” che tenga conto anche della carriera delle donne, spesso discontinua per la necessità di cura dei familiari, e ha ricordato che per la riforma del sistema previdenziale il 19 gennaio scorso si è riunito il tavolo con le parti sociali. “È nostra intenzione – ha concluso Calderone – introdurre correttivi struttuali, senza dover intervenire annualmente con la legge di bilancio”.

Teleborsa

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