Open Fiber, Cdp nomina il nuovo ad Giuseppe Gola
Via libera di Cassa depositi al cambio al vertice della società per il cablaggio in fibra ottica. Tempi lunghi per una fusione con Tim SEDE OPEN FIBER ROMAOpen Fiber, Gola nuovo ad
Come ampiamente annunciato il Consiglio di Amministrazione di Cdp ha approvato la designazione di Giuseppe Gola quale nuovo ad di Open Fiber, a seguito delle dimissioni di Mario Rossetti. Alla fine dunque la politica ha vinto e Rossetti ha dovuto lasciare la società della rete concorrente di Telecom Italia controllata da Cdp al 60% e al 40% dal fondo australiano infrastrutturale Macquire.
La concorrenza del mobile
Il cda di Open Fiber ha poi ratificato la nomina di Gola ringraziando ovviamente Rossetti (come già aveva fatto il cda di Cdp), che certo non ha fatto miracoli ma era molto difficile potesse farli. Dato l’alto costo implicito nella realizzazione di una rete in fibra in aree bianche e grigie, ossia a fallimento o semi-fallimento di mercato. Infatti il vero problema, oltre che alle difficoltà di realizzazione del progetto, sta anche nel fatto che gli utenti finali, almeno al momento, non fanno certo a gara per abbonarsi alla rete fissa. Accontentandosi spesso delle potenzialità degli smartphone dato che ormai tutti i gestori di tlc garantiscono abbonamenti a prezzi competitivi con giga illimitati o quasi. E dunque anche Gola, che eredita il piano industriale, dovrà fare i conti con questa difficoltà.
Certo lo sbocco naturale di Open Fiber è di confluire, con i dovuti rimedi per garantire la concorrenza, in Tim che è sul punto di separare la sua rete fissa. L’operazione però ha tempi lunghi e quindi anche Gola dovrà chiedere a Cdp i circa 850 milioni che Rossetti voleva per far fronte agli investimenti. Rossetti lascia avendo comunque realizzato oltre 70 mila chilometri di fibra, il 76% di quanto previsto dal piano con quasi 14 milioni di unità immobiliari coperte ma solo 2 milioni di clienti connessi.
Cdp deliberate operazioni a favore delle imprese per 1 miliardo di euro
Quando al cda di Cdp presieduto da Giovanni Gorno Tempini, su proposta dell’ad Dario Scannapieco, ha approvato nuove operazioni a favore di imprese, territori, infrastrutture e cooperazione internazionale per un valore complessivo di 1 miliardo di euro. Il Consiglio ha inoltre dato il via libera alla Politica Generale sul Responsible Procurement che definisce i principi ispiratori e le modalità operative per promuovere presso la catena dei fornitori di Cdp le migliori pratiche in materia di sostenibilità ambientale, sociale e di buona governance.