Tim, il presidente Rossi lascia, l'ad Labriola verso il raddoppio
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Primo pianoTlc Mer 13 dicembre 2023

Tim, il presidente Rossi lascia, l'ad Labriola punta al raddoppio nonostante Vivendi

Dopo la presentazione del piano industriale da parte dell'ad Pietro Labriola che si è dichiarato disponibile ad accettare un secondo mandato Tim, il presidente Rossi lascia, l'ad Labriola punta al raddoppio nonostante Vivendi
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Salvatore Rossi presidente di Tim dal 2019 lascia la presidenza. Secondo  l’Ansa, l’ex direttore generale della Banca d’Italia non è più disponibile ad affrontare un nuovo mandato al vertice del travagliato gruppo di tlc.  Secondo quanto riportato la decisione sarebbe già stata comunicata ai collaboratori ed è molto probabile che verrà annunciata formalmente domani, in occasione dell’ultima riunione del cda prima della fine dell’anno dove verrà ratificata anche la proroga fino a fine gennaio accordata a Kkr per  riformulare una offerta per Sparkle. Rossi, classe 1949, è  anche presidente del comitato Sostenibilità di nonché presidente della Fondazione Tim.

L’assemblea per il rinnovo del Cda è in programma per il prossimo 23 aprile. Ossia un mese dopo la presentazione del piano industriale da parte dell’ad Pietro Labriola che si è invece dichiarato disponibile ad accettare un secondo mandato per portare a termine la missione di scorporo della rete che dovrebbe avvenire all’inizio dell’estate. L‘azionista di maggioranza Vivendi (con il 23,5%) sarebbe pronto alle vie legali, ma Labriola non se ne preoccupa e ha dichiarato che il processo di scorporo della rete va comunque avanti. E dunque, se l’azione legale non avrà successo, l’ad potrebbe restare al timone. Da sottolineare che non sarà facile portare Tim, anche se alleggerita dal debito dopo l’iniezione di miliardi di Kkr che si prende la rete, fuori dal guado.

La società ha infatti, secondo dati forniti dallo stesso Labriola in una intervista a Repubblica, 36 mila dipendenti. “Ventimila mila andranno in NetCo, la società che gestirà la rete- ha detto Labriola-  mentre gli altri 16mila faranno capo alla nuova Tim, divisi in 5mila su Enterprise e i restanti 11mila sulla divisione  consumer (ossia clienti fisso e mobile ndr), di cui 4 mila nei call center”.  Un po’ troppi anche se c’è il Brasile che aiuta i conti.  Basta pensare che  Vodafone in Italia ha circa 6mila dipendenti lo stesso WindTre mentre Iliad, l’unica società di tlc che si è permessa di fare una festa di Natale, circa mille.

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