Tim, l'incognita dell'intesa con Vivendi pesa sul titolo
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Tlc Gio 05 ottobre 2023

Tim, l'incognita dell'intesa con Vivendi pesa sul titolo

Soffre il titolo in Borsa. Il primo incontro fra Vivendi e il governo viene archiviato con un nulla di fatto Tim, l'incognita dell'intesa con Vivendi pesa sul titolo Tim
Redazione Verità&Affari
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Seduta da dimenticare per Tim proprio nel giorno in cui i vertici di Vivendi hanno cincontrato ufficialmente il governo italiano. L’azine dell’ex monopolista pubblico ha archiviato la seduta in ribasso del 2,69 per cento. Sul titolo, già gravato dall’incertezza sull’incontro tra gli esponenti di Vivendi e quelli del governo sul dossier rete, previsto in giornata, si è abbattuta anche la sforbiciata di Deutche Bank che rivede il giudizio da hold a sell, con un target price ribassato a 0,23 da 0,3 euro.

Intanto Vivendi resta critico sull’operazione di cessioen della rete

L’incontro di ieri  fra Vivedi e il governo è durato circa un’ora. Ma nulla è trapelato sull’esito del confronto chiesto dal primo azionista di Tim critico su diversi aspetti dell’operazione: dal prezzo di valutazione degli asset infrastrutturali, alla sostenibilità finanziaria delle attività dei servizi di Tim dopo il riassetto, all’iter di approvazione.

All’incontro Vivendi era rappresentata dai suoi massimi esponenti, il presidente Yannick Bollorè e l’amministratore delegato Arnaud de Puyfontaine, mentre, secondo le indiscrezioni di stampa, oltre a Giorgetti e ai rappresentanti del Mef potrebbe aver partecipato anche il capo di gabinetto della Presidenza del Consiglio, Gaetano Caputi. Il faccia a faccia è avvenuto a 10 giorni dalla scadenza del termine per il fondo Kkr per presentare l’offerta vincolante sulla rete infrastrutturale del gruppo delle telecomunicazioni che sarà poi scorporata in NetCo, il veicolo societario in cui lo stesso Mef avrà una partecipazione tra il 15% e il 20 per cento. fon

L’analisi di Deutsche bank

Gli analisti della banca tedesca ritengono che, dopo l’annuncio di un accordo con Netco, “le azioni potrebbero sottoperformare in quanto il mercato riflette su un ServeCo residuo che rimane non attraente nel contesto di settore con Tim che dovrà anche attendere l’approvazione regolamentare per la cessione di NetCo”. Inoltre, secondo gli esperti, se l’operazione non si concretizzasse, Tim si troverebbe esposta a una debole storia organica, caratterizzata da un’elevata leva finanziaria e da perdite di free cash flow fino al 2027, il che lascerebbe il capitale azionario esposto.

I principali rischi di rialzo, secondo l’istituto tedesco, includono un aumento dei proventi della cessione di NetCo, un consolidamento con rimedi limitati o una ristrutturazione sostanziale delle ServeCò. Secondo il report di Deutsche Bank, il prezzo delle azioni di Tim “ha sovraperformato rispetto al settore del +35% nell’arco di un anno, anche se in un contesto di leva finanziaria (debito netto 3,3 volte la capitalizzazione di mercato) e di una sottoperformance delle azioni nei due anni precedenti”.

Inoltre, aggiunge DB, ‘Tim non ha detto se gli azionisti voteranno sulla cessione di NetCo e ci aspettiamo che venga fatta chiarezza una volta che il consiglio di amministrazione avrà preso posizione sull’offertà. Determinante sarà la posizione di Vivendi, primo azionista della società tlc che ne detiene il 24%, che avrebbe posto vari ostacoli all’operazione a partire da quello del prezzo messo sul piatto da Kkr,

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