Ferrari a tutto gas nel 2022: balzo di utile, fatturato e ordini - V&A
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AutoPrimo piano Gio 02 febbraio 2023

Un 2022 a pieni giri per la Ferrari. Ma per il futuro...

Utile netto di 939 milioni di euro, ricavi a 5,095 miliardi, e balzo di ordini e consegne: il 2022 è stato un anno record per la Ferrari Un 2022 a pieni giri per la Ferrari. Ma per il futuro... Una Ferrari Purosangue . Tutti i modelli della casa di Maranello fanno il pieno di ordini
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

I risultati del 2022

Un 2022 a pieni giri per la Ferrari. Lo scorso anno si é infatti  concluso con risultati finanziari record, come un utile netto di 939 milioni di euro e una generazione di flusso di cassa di 758 milioni di euro. I ricavi hanno fatto un balzo del +19,3% a 5,095 miliardi, come pure le consegne:  +18,5% consegne a quota 13.221.  “Questi dati, che hanno superato le nostre previsioni  – ha detto Benedetto Vigna, amministratore delegato di Ferrari, presentando i conti della casa di Maranello – e  pongono le basi per un 2023 ancora più forte, alimentato da una persistente domanda elevata dei nostri prodotti in tutto il mondo”.  “Nonostante il complesso scenario macroeconomico globale, guardiamo avanti con grande fiducia, incoraggiati dai numerosi segnali e risultati di un’azienda in evoluzione – ha proseguito il manager.  – Stiamo innovando costantemente i nostri prodotti e processi, avvicinandoci ai nostri obiettivi di decarbonizzazione”.

Per quanto riguarda i ricavi 2022,  quelli da “automobili e parti di ricambio” sono saliti del 21,5% a 4,341 miliardi di euro (+17,8% a cambi costanti), grazie all’aumento dei volumi e al contributo delle personalizzazioni. I ricavi dei “motori” sono scesi del 18% a 155 milioni di euro, riflettendo la diminuzione delle consegne a Maserati, con l’approssimarsi della scadenza del contratto nel 2023. I ricavi da “sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio> sono saliti dell’11,2% a 479 milioni euro (+6,5% a cambi costanti). Il loro aumento e’ attribuibile principalmente al migliore posizionamento nel campionato di Formula 1 dell’anno precedente e al contributo delle attività lifestyle, in parte compensato dalle minori sponsorizzazioni. Gli Altri ricavi sono aumentati a 120 milioni (+54,2% o +44,4% a cambi costanti), un risultato riconducibile in particolare alle altre attività di supporto. L’effetto cambi e’ stato positivo per 161 milioni di euro.  L’indebitamento industriale netto al 31 dicembre 2022, pari a 207 milioni di euro rispetto a 297 milioni al 31 dicembre 2021, riflette anche il riacquisto di azioni proprie per 397 milioni e la distribuzione di dividendi per 252 milioni. Al 31 dicembre 2022 la liquidità complessiva disponibile era pari a 2.058 milioni di euro (2.020 milioni al 31 dicembre 2021), incluse linee di credito committed inutilizzate per 669 milioni di euro.

Previsioni

Per il 2023 Ferrari stima di raggiungere ricavi netti nell’ordine di 5,7 miliardi di euro, con un margine operativo lordo rettificato tra 2,13 e 2,18 miliardi di euro e un margine al 38%. Per quanto riguarda il risultato operativo prima delle tasse l’attesa é’ tra 1,45 e 1,5 miliardi di euro. Il free cash flow industriale é stimato fino a 900 milioni di euro. Queste previsioni si basano, come specificato in una nota, sulle seguenti ipotesi: mix molto positivo sostenuto da un ricco portafoglio prodotti, dalla Ferrari Daytona SP3 e dalle personalizzazioni; aumento dei prezzi per controbilanciare l’attuale inflazione dei costi; aumento degli ammortamenti legato all’avvio della produzione di nuovi modelli; contenuto miglioramento dei ricavi da attività racing e lifestyle; generazione di free cash flow industriale sostenuta da una forte profittabilità, parzialmente compensata da spese in conto capitale disciplinate per sostenere lo sviluppo a lungo termine e da un capitale circolante netto negativo.

Mercati e modelli

“In quanto alle liste d’attesa il portafoglio ordini copre tutto il 2023 e buona parte del 2024 – ha detto ancora  l’amministratore delegato di Ferrari- Gestiamo i clienti dando più spazio al lato esperienziale. Per quanto riguarda le auto disponibili per essere ordinate ci sono sicuramente le ibride, le 296 Gtb e Gt”. “Sull’elettrificazione tutto sta procedendo secondo il piano – ha spiegato il manager. – Stiamo considerando due attività ovvero  il prodotto in sè ovvero la prima auto elettrica al 100% di Ferrari, e l’infrastruttura per realizzarlo. E dopo il giugno scorso abbiamo fatto progressi importanti sia nei risultati tecnici sia nella realizzazione della fabbrica”.

Sempre sul fronte della produzione nel 2022 é iniziata anche quella di Purosangue.  “Sta andando bene, la produzione sta salendo”, ha detto Vigna.  Come già indicato dalla Casa di Maranello, Purosangue (la prima 4 posti e 4 porte di Ferrari) non supererà il 20% della produzione annuale complessiva nel suo periodo di vita. “E’ vero che in Cina ci sono state chiusure per il Covid ma non ha avuto impatto sulle nostre consegne – ha poi affermato Vigna. – In ogni caso lo scorso anno Ferrari ha consegnato in Cina continentale, Hong Kong e Taiwan 1.552 vetture, con una crescita del 72,6% rispetto al 2021, spiegando che le scelte di allocazione geografica hanno seguito il ritmo di introduzione dei nuovi modelli”.

Andando a vedere i risultati nel dettaglio, le consegne nell’area Emea sono state 5.958 (+8,5%), nelle Americhe 3.447 (+21,8%), un Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan 1.552 (+72,6%) e nel resto dell’Apac 2.264 (+17,1%).

Nel portafoglio prodotti dell’esercizio sono compresi nove modelli con motore a combustione interna  e tre modelli a motore ibrido, che hanno rappresentato rispettivamente il 78% e il 22% delle consegne totali. L’aumento delle consegne nel corso dell’anno é stato trainato dalla Ferrari Portofino M e dalla famiglia SF90, nonché dalla fase di accelerazione della 296 GTB e della 812 Competizione. Le consegne delle Ferrari Monza SP1 e SP2 sono diminuite rispetto all’anno precedente e sono terminate nel primo trimestre 2022. Nel quarto trimestre 2022 sono iniziate le consegne delle prime Daytona SP3.

“In Formula 1 abbiamo dimostrato che il nostro vantaggio competitivo é migliorato durante l’ultima stagione ed é stato incoraggiante per noi e per i milioni di fan vedere i nostri piloti salire sul podio – ha dichiarato sull’argomento il manager -. Chiaramente, il nostro obiettivo é raggiungere il premio finale e l’intero team, insieme a Fred Vasseur (nuovo Team Principal, ndr),  sta lavorando senza sosta in quella direzione”.

“Abbiamo dato un premio di competitività  fino a 13.500 euro lordi ai dipendenti – ha concluso l’amministratore delegato. – E’ il riconoscimento pratico per tutto quello che fanno ogni giorno i colleghi”.  Lo scorso anno il premio ammontava a 12mila euro.

Certo continuare con questi ritmi non sembra facile. Gli analisti di WebSim Intermonte dicono di “apprezzare la società”, ma confermano “il rating underperform alla luce di una valutazione non attraente”, con target price ridotto da 202 a 183 euro. “Riteniamo che la storia sia ben compresa dal mercato, mentre le opportunità di revisione al rialzo delle stime in questo momento non ci sembrano elevate”, spiegano gli analisti. 

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