La sfida dei rendimenti tra Btp e dividendi. Aziende pubbliche al top
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AperturaInvestimenti Lun 25 dicembre 2023

La sfida dei rendimenti tra Btp e dividendi. Al top le aziende di Stato

Bloomberg ha calcolato un rendimento medio delle cedole a Piazza Affari del 4,1% che risulta allineato a quello del decennale italiano La sfida dei rendimenti tra Btp e dividendi. Al top le aziende di Stato
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

Cedole a confronto

  L’ultima emissione di Btp decennale da 3,5 miliardi è stata assegnata al 4,2%. Il rendimento offerto dai dividendi del mercato di Piazza Affari è pari al 4,1% secondo i calcoli di Bloomberg.  Sarà su questa sfida che si giocherà gran parte della partita  del 2024. A favore dei titoli di Stato influisce la diversa tassazione rispetto alle cedole azionarie. Senza contare, ovviamente, che il tasso dei Btp è fisso per dieci anni mentre i dividendi sono variabili e nel peggiore dei casi  possono anche sparire.

Il prevedibile ribasso dei tassi legato al calo dell’inflazione giocherà  a favore dell’investimento azionario anche se, il focus del mercato si sposterà dall’inflazione ai rischi di recessione. Tuttavia già quest’anno le  previsioni erano improntate a grande prudenza .anche se le chart di Websim indicano una costante: negli anni immediatamente successivi al taglio dei tassi i mercati sono saliti. Non a caso nel 2023 dopo che le banche centrali si erano fermate  l’indice è salito del 25%. E’ immaginabile per il 2024 una flessione degli utili per azione che potrebbe riflettersi sui dividendi.

Parla Gabriel Debach (e.Toro)

 A questa regola sicuramente faranno eccezione le società controllate dallo Stato che avendo un azionista molto indebitato  sono costrette a estrarre molto valore dal loro patrimonio. Lo conferma l’analisi presentata da Gabriele Debach, senior analyst per l’Italia di e.Toro. Ricorda che negli ultimi cinque anni il rendimento di Enel è stato dell’80%. Depurato dai dividendi il ritorno cala al 32%.

Poste arriva al 98% con i dividendi. Senza si ferma  al 47%

Eni: in cinque anni ha reso il 48%. Al netto si ferma al 7%.

L’esempio di Generali

Per avere un termine di paragone basterà ricordare, aggiunge Debach che uno dei big del mercato con Generali ha offerto un ritorno del 14% che con i dividendi si ferma al 21%. Ben al sotto delle aziende di Stato.

Rendimenti a due cifre

Nonostante il presumibile calo degli utili per azione il 2024 si annuncia generoso sul fronte dei dividendi. Ci sono molti titoli che offrono rendimenti a due cifre anche fra le big del listino come Saras (11%) o Mfes categoria A (10%). Per non parlare  di imprese  di assoluta solidità che offrono rendimenti ben maggiori del Btp: è il caso di Intesa (6,7%), Mediobanca (7,63%), Italgas (6%) o Eni (6,28%. 

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
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