La sfida dei rendimenti tra Btp e dividendi. Al top le aziende di Stato
Bloomberg ha calcolato un rendimento medio delle cedole a Piazza Affari del 4,1% che risulta allineato a quello del decennale italianoCedole a confronto
L’ultima emissione di Btp decennale da 3,5 miliardi è stata assegnata al 4,2%. Il rendimento offerto dai dividendi del mercato di Piazza Affari è pari al 4,1% secondo i calcoli di Bloomberg. Sarà su questa sfida che si giocherà gran parte della partita del 2024. A favore dei titoli di Stato influisce la diversa tassazione rispetto alle cedole azionarie. Senza contare, ovviamente, che il tasso dei Btp è fisso per dieci anni mentre i dividendi sono variabili e nel peggiore dei casi possono anche sparire.
Il prevedibile ribasso dei tassi legato al calo dell’inflazione giocherà a favore dell’investimento azionario anche se, il focus del mercato si sposterà dall’inflazione ai rischi di recessione. Tuttavia già quest’anno le previsioni erano improntate a grande prudenza .anche se le chart di Websim indicano una costante: negli anni immediatamente successivi al taglio dei tassi i mercati sono saliti. Non a caso nel 2023 dopo che le banche centrali si erano fermate l’indice è salito del 25%. E’ immaginabile per il 2024 una flessione degli utili per azione che potrebbe riflettersi sui dividendi.
Parla Gabriel Debach (e.Toro)
A questa regola sicuramente faranno eccezione le società controllate dallo Stato che avendo un azionista molto indebitato sono costrette a estrarre molto valore dal loro patrimonio. Lo conferma l’analisi presentata da Gabriele Debach, senior analyst per l’Italia di e.Toro. Ricorda che negli ultimi cinque anni il rendimento di Enel è stato dell’80%. Depurato dai dividendi il ritorno cala al 32%.
Poste arriva al 98% con i dividendi. Senza si ferma al 47%
Eni: in cinque anni ha reso il 48%. Al netto si ferma al 7%.
L’esempio di Generali
Per avere un termine di paragone basterà ricordare, aggiunge Debach che uno dei big del mercato con Generali ha offerto un ritorno del 14% che con i dividendi si ferma al 21%. Ben al sotto delle aziende di Stato.
Rendimenti a due cifre
Nonostante il presumibile calo degli utili per azione il 2024 si annuncia generoso sul fronte dei dividendi. Ci sono molti titoli che offrono rendimenti a due cifre anche fra le big del listino come Saras (11%) o Mfes categoria A (10%). Per non parlare di imprese di assoluta solidità che offrono rendimenti ben maggiori del Btp: è il caso di Intesa (6,7%), Mediobanca (7,63%), Italgas (6%) o Eni (6,28%.