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AperturaAuto Gio 08 febbraio 2024

Stellantis, vendite in crescita a gennaio. Brinda la Spagna, l'Italia non festeggia

Il mese scorso si è chiuso con un +17%. Ma la piattaforma Stla Small (auto piccole) va alla Spagna e a Mirafiori la Maserati Levante è sospesa Stellantis, vendite in crescita a gennaio. Brinda la Spagna, l'Italia non festeggia STELLANTIS
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Gennaio con vendite in crescita per Stellantis ma l’Italia non può festeggiare. Secondo indiscrezioni apparse sulla stampa spagnola, infatti, la piattaforma Stla small, ovvero la tecnologia per produrre le vetture di piccola cilindrata (le più vendute dal gruppo franco-italiano) sarà realizzata in Spagna. Così, dopo lo schiaffo al nostro Paese con l’annuncio che la produzione della nuova Panda in Serbia e le 500 realizzate in Polonia, ora si scopre che il futuro delle “piccole” è targato Spagna. Un bruttissimo colpo per i lavoratori della ex Fiat che a Mirafiori hanno deciso uno sciopero spontaneo per protestare contro l’allungamento della cassa integrazione di un altro mese.

Buoni segnali dal mercato 

Nell’Europa allargata (27 Paesi  Ue più Svizzera e Regno Unito), Stellantis ha registrato a gennaio una crescita dei volumi (autovetture + veicoli commerciali) pari al 17,6% rispetto allo scorso anno, corrispondente a una quota di mercato del 19,7%, con un aumento di 0,9 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Spiccano la Germania, con un +61% nelle vendite, e il Regno Unito, con una crescita superiore al 27%. In Francia, grazie al successo della campagna nazionale per la promozione del leasing sociale, Stellantis è leader di mercato e cresce del 19%, più del doppio del mercato. In Italia, Stellantis registra un +14,1% (autovetture + veicoli commerciali) rispetto all’anno passato e conferma la propria leadership: sono sei i modelli di Stellantis nella top ten, con la  Fiat Panda (che come detto non verrà prodotta in Italia), che occupa la prima posizione. Per quanto riguarda l’elettrico la crescita è stata del 20%, non molto considerando i numeri da cui si parte. Sta di fatto che la quota di Stellantis per le Bev è del 13,7%.

Per citycar e piccole Tavares sceglie la Spagna

Soltanto pochi giorni fa, il ministro dell’Industria spagnolo, Jordi Hereu, si era dello fiducioso sulla volontà di Stellantis di aprire una nuova gigafactory di batterie in Spagna.  Progetto destinato, a sua volta, a sostenere la produzione di auto elettriche nei vari impianti gestiti dal gruppo tra Vigo, Saragozza  e Madrid. A confermare l’ottinmismo del ministro arriva l’indiscrezione secondo è proprio il Paese iberico quello prescelto per la localizzazione della piattaforma Stla Small ( pianale destinato alle elettriche di piccola dimensione). Secondo La Tribuna de Automoción, sarà dalla fabbrica di Saragozza ad uscire già nel 2026 la prima citycar elettrica. Si tratterebbe della nuova Peugetot e-208, ma previsti sono molti altri modelli.  La scelta di Saragozza ha scatenato non poche proteste in Francia.  A cui sono seguite le parole del Ceo, Tavares. “Siamo pronti a dialogare, e dialoghiamo di continuo con i governi di Italia e Francia, che sono ben intenzionati, sono di supporto – ha detto il manager, –  ma Stellantis produce dove è più competitiva“.  L’investimento dell’azienda per portare la Stla small nella città spagnola prevede investimenti di un miliardo di euro.

Siamo solo all’inizio

La Tribuna de Automoción elenca con precisione i programmi ed i numeri per la Stla Small. Alla produzione di Peogeot e-208 si affiancherà quella della Opel Corsa elettrica ed alla Peugeot 2008 per un totale di 335 mila esemplari all’anno.Per la 208 sono in programma volumi in aumento dalle 158 mila del 2027 alle 185 mila del 2018, fino alle oltre 200 mila del 2019, mentre per la Corsa se ne prevedono 150 mila nel 2028.

False speranze per l’arrivo di Lancia

Se  Stellantis si avvicinerà alla massima capacità produttiva degli stabilimenti spagnoli potrebbe andare in crisi la catena di montaggio della nuova Lancia Ypsilon. Da qui le voci, che non hanno però alcun riscontro oggettivo, che la Lancia possa essere trasferita in uno stabilimento italiano.  Ma sono per il momento solo voci che, secondo alcuni analisti, vengono diffusi ad arte per evitare mobilitazioni nel nostro Paese. Anche perché appare quasi irrealistico uno spostamento della produzione (con tutti i disagi che comporta) di un modello in fase di lancio su cui il Marchio si gioca la sopravvivenza.

Pietra quasi tombale su Maserati

In realtà le mobilitazioni sono già partite. I  lavoratori delle Carrozzerie di Mirafiori sono in sciopero spontaneo. Lo rende noto la Fiom Cgil di Torino, specificando che le tute blu del primo turno delle linee della 500e e della Maserati momento manifestano davanti all’ingresso dello stabilimento.  E i motivi di preoccupazione per i lavoratori dello stabilimento torinese sono molti. Arriva infatti la notizia che la società sospenderà la produzione della Maserati Levante, un colpo al cuore per il marchio del lusso visto che su dieci vetture che escono dalla catena di montaggio, sette sono proprio delle Levante. “Quando i lavoratori scioperano spontaneamente vuol dire che la situazione è arrivata al limite. Non c’è più tempo da perdere, bisogna agire immediatamente”- ha dichiarato Edi Lazzi che punta l’indice sull’azienda.  Più prudenti Cisl e Uil legate all’azienda da vincoli di un patto siglato quasi dieci anni fa da Marchionne. Tempi belli per Torino, quelli del supermanager dell’auto, quando in cima alle preoccupazioni c’era l’Italia ed i lavoratori italiani e non, come oggi, la sola Francia.

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