Infortunio della Von der Leyen (e de La Stampa) sulla evasione Iva record dell'Italia: è l'esatto contrario
Il rapporto sugli incassi Iva in Europa era relativo al 2020, quando l'Italia è stata per settimane in lockdown. L'Ue sbaglia e di grossoIl nuovo rapporto annuale della Ue sugli incassi Iva nei paesi europei amplificato su La Stampa del 9 dicembre direbbe che l’Italia ha una evasione record, ma è falso: la verità è l’esatto contrario. La lettura fatta di quel rapporto è quindi un clamoroso infortunio di Bruxelles e anche della stampa italiana.
I dati erano del 2020…
Sostenere che l’Italia ha incassato molto meno Iva di quella che era programmata è tesi grottesca se si guarda l’anno di riferimento di quei dati. Infatti si sta parlando del 2020, e qualcuno deve avere un vuoto di memoria: è l’anno della pandemia e dei rigidi lockdown in Italia. Ovvio che gli incassi Iva sono stati al di sotto delle previsioni: esercizi commerciali e servizi sono stati chiusi e non potevano certo fatturare.
… e Bankitalia dice l’ esatto opposto
Proprio in occasione della recente audizione parlamentare sulla manovra che ha suscitato polemiche su Pos e tetto al contante il capo servizio struttura economica della Banca di Italia, Fabrizio Balassone, ha letto quegli stessi dati sull’Iva con una interpretazione diametralmente opposta. E ha citato uno studio pubblicato dalla stessa Banca di Italia, firmato da Francesco Bernardini e Fabrizio Renzi.
2020 Iva record nelle casse dello Stato
Il 2020, spiegano i tecnici di Bankitalia verrà ricordato invece come anno record per gli incassi Iva in Italia e per la minore evasione di sempre. I due lo spiegano in modo molto semplice: in quell’anno il Pil è caduto dell’11%, gli incassi Iva ovviamente sono scesi, ma molto meno: solo del 6%. C’è dunque un differenziale di 5 punti di pil che è pari proprio all’evasione che non c’è stata rispetto al solito.
Con gli acquisti on line Iva tutta dichiarata
Ed è stato proprio il lockdown il segreto di quel record positivo per l’Iva. Essendo chiusi gli esercizi commerciali parte consistente degli italiani ha imparato a fare acquisti on line. Anche ordinando cena o pizza al ristorante che poi mandava il servizio di consegna a domicilio. Tutte quelle transazioni avvenute con bancomat o carta di credito erano tracciabili, e l’Iva è stata versata allo Stato come mai era avvenuto.