Per la paura della speculazione Draghi non riduce le nostre bollette
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Economia/Da non perdere
Da non perdereEconomia Mer 31 agosto 2022

Per paura della speculazione internazionale Draghi non riduce le nostre bollette

L’Italia nel mirino della speculazione e questo rende complicata la ricerca dei fondi per alleggerire le bollette per famiglie e imprese Per paura della speculazione internazionale Draghi non riduce le nostre bollette
Nino Sunseri
di 
Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

La paura di Draghi sulle bollette

L’Italia torna nel mirino della speculazione internazionale e questo rende particolarmente complicata la ricerca dei fondi per alleggerire le bollette per famiglie e imprese. Non a caso il nuovo decreto Aiuti stenta a decollare. Servirebbero almeno trenta di miliardi che Matteo Salvini vorrebbe trovare attraverso un nuovo scostamento di bilancio. Significa fare altro debito e Draghi è contrario. Su questa strada, in maniera solo in apparenza sorprendente, trova come compagni di viaggio gli esponenti di Fratelli d’Italia. Una coincidenza non casuale. La Meloni, si aspetta molto dalle urne e se dovesse arrivare a Palazzo Chigi non vuole inciampi sui quali rischiare di cadere immediatamente.

Rischi da evitare

Due in particolare: toccherebbe al nuovo governo chiudere l’operazione di allargamento del deficit con tutte le incognite del caso. Subito dopo dovrebbe fronteggiare un attacco speculativo di proporzioni gigantesche. Il Financial Times ha già fatto sapere che ci sono 39 miliardi pronti ad essere giocati contro l’Italia. E’ anche un modo sentire il polso della Bce. Lo scudo anti-spread è stato annunciato ma non ci sono i dettagli. Dovrebbe entrare in azione in un punto di oscillazione compreso fra 250 e 300 punti. Se lo spread, oggi a 230 punti, dovesse superare la linea rossa si aprirebbe il safari per abbattere i Btp. Il decennale italiano è sotto pressione da diverse settimane. E’ la risposta degli investitori alla crescente incertezza politica. Il rendimento è arrivato a sfiorare il 4%.

Un paese vulnerabile

«L’Italia è il paese più esposto sia perché salgono i prezzi del gas sia per le incognite politiche», afferma Mark Dowding, Ceo di BlueBay Asset Management, che gestisce circa 106 miliardi di dollari. Sta già vendendo allo scoperto Btp. Il mese scorso il Fondo monetario ha avvertito che un embargo russo sul gas avrebbe portato ad una caduta del Pil del 5% in Italia Siamo inoltre considerati dagli investitori il Paese più vulnerabile alla decisione della Bce. Il direttivo dell’Istituto nella riunione del 20 e 21 luglio ha deciso di allentare i suoi programmi di stimolo alzando i tassi di interesse e bloccando gli acquisti di obbligazioni che hanno sostenuto il nostro l’immenso peso. Un grande gestore di hedge fund ha affermato che «L’Italia è il paese più vulnerabile» al peggioramento delle condizioni economiche, aggiungendo che le scommesse sono “diffuse”.

Gioco redditizio

Nel recente passato giocare contro il debito italiano, è stata una mossa altamente redditizia per gli hedge fund.
Nel 2018, mentre i mercati si preoccupavano per il governo gialloverde che minacciava di far salire il debito e allentare i legami con l’Ue, gli hedge fund hanno aumentato le loro scommesse al livello più alto dalla crisi finanziaria, come ricorda il co-fondatore di Brevan Howard, Alan Howard che da quella operazione ha guadagnato diversi miliardi di euro. Tuttavia, le scommesse degli hedge fund, sia in termini assoluti che in proporzione all’emissione totale di obbligazioni, hanno ora superato i livelli del 2018, e tutto ciò diventa un chiaro segnale di dove gli investitori ritengono di potere fare i migliori guadagni.

Condividi articolo