Alla vigilia dell'embargo al greggio russo, l'Opec+ sta alla finestra: invariata la produzione
Il gruppo dei principali esportatori decide di mantenere inalterata la produzione, in attesa degli effetti dell'embargo al petrolio russo SEDE OPEC VIENNAIl vertice Opec+ sulla produzione di petrolio
L’Opec+, il gruppo dei principali esportatori di petrolio più la Russia, ha deciso di prendere tempo mantenendo inalterata la produzione. I membri del cartello attendono di verificare gli effetti dell’embargo europeo sul greggio russo, che entrerà in vigore da domani insieme con il tetto a 60 dollari al barile sul greggio esportato dalla Russia.
Nell’ultima riunione di ottobre, i 23 paesi dell’associazione avevano deciso un pesante taglio di due milioni di barili al giorno. Incontrando così il disappunto degli Stati Uniti, che avevano corteggiato l’Arabia Saudita cercando di convincerla a produrre di più.
Oggi, nel corso di una videoriunione di venti minuti, l’Opec+ ha scelto la via dell’attendismo, nonostante in molti si aspettassero un ulteriore taglio. Oltre alle conseguenze dell’embargo Ue, che potenzialmente limiterà l’offerta, i paesi produttori guardano alla situazione cinese. Il governo di Pechino sembra procedere sulla via dell’allentamento delle severissime restrizioni anti-Covid – il che potrebbe portare ad un aumento della domanda globale di petrolio.
Il prossimo appuntamento del cartello è ora in programma per giugno del 2023, ma il gruppo si riserva di incontrarsi in qualsiasi momento e “assumere ulteriori azioni per affrontare gli sviluppi sul mercato”.