Bce, Panetta: "Avanti con integrazione europea e bilancio comune"
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Europa Lun 24 aprile 2023

Bce, Panetta avverte: "Avanti con integrazione europea e bilancio comune"

Il membro del comitato esecutivo della BCE Fabio Panetta ad un convegno organizzato dal Bruegel Institute. Bce, Panetta avverte: "Avanti con integrazione europea e bilancio comune"
Redazione Verità&Affari
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Panetta sull’integrazione europea

Una più stretta integrazione europea è la migliore risposta alla frammentazione globale. Ci fornisce le basi necessarie per rafforzare la nostra resilienza e la nostra influenza sugli sviluppi internazionali. È quanto affermato da Fabio Panetta, membro del comitato esecutivo della BCE, ad un convegno organizzato dal Bruegel Institute, su come la situazione geopolitica influenzerà le relazioni economiche del 21esimo Secolo.

“La storia suggerisce che il mondo si trova di fronte ad un trilemma – spiega Panetta – in cui pace, commercio globale e concorrenza politica lottano per coesistere. Il commercio e la pace possono essere raggiunti solo se un ordine internazionale politico, economico e legale stabile, sostenuto da istituzioni comuni, offre un modo non conflittuale di affrontare i disaccordi”.

“Questa lezione è stata la base per la creazione di istituzioni internazionali multilaterali e per l’integrazione europea dopo la seconda guerra mondiale”, ha ricordato l’economista, notando che “negli ultimi anni sono emerse gravi tensioni geopolitiche, che rappresentano una minaccia sia per la pace che per il commercio e, a loro volta, per la prosperità. Queste tensioni aumentano i rischi di molteplici shock di offerta che destabilizzano i prezzi e l’economia, rendendo più difficile per le banche centrali portare a termine i loro mandati“.

Secondo Panetta la globalizzazione “pone delle sfide all’economia dell’UE e alla politica monetaria della BCE”. “Un’integrazione commerciale più debole potrebbe ridurre significativamente il benessere perché la nostra economia è più orientata verso l’esterno e le sue interdipendenze potrebbero quindi trasformarsi in vulnerabilità”, ma “la frammentazione può anche influenzare la politica monetaria della BCE” causando una certa volatilità della produzione e dell’inflazione.

In questo contesto, la sfida è mantenere le caratteristiche del multilateralismo mentre ci si prepara ad affrontare le frammentazione attraverso una maggiore integrazione. Le iniziative per rafforzare l’Unione economica e monetaria e l’integrazione del mercato unico renderebbero la nostra economia più resiliente e stabile, soprattutto se supportate da un’adeguata capacità di bilancio comune. Tale capacità fiscale sosterrebbe gli investimenti necessari nei beni pubblici dell’UE in settori quali la transizione verde, l’innovazione digitale e la spesa militare.

Non ci sono risposte facili alle sfide geopolitiche che mettono in pericolo la pace, il commercio e la prosperità, soprattutto quando le decisioni che guidano la geopolitica non ricadono sotto il controllo dei responsabili politici nazionali”, conclude il banchiere, affermando che l’assetto attuale e futuro dell’Unione europea e dell’area dell’euro è nelle mani degli europei“.

“Una più stretta integrazione europea è la migliore risposta alla frammentazione globale. Ci dà una voce più forte sulla scena internazionale per promuovere la cooperazione e l’apertura. Fornisce la scala necessaria per investire in tecnologia e capitalizzare le risorse nazionali. Ed è il giusto livello su cui promuovere un’autonomia strategica aperta che costruisca sul mercato unico, piuttosto che indebolirlo”. (Teleborsa) 

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