Sempre più consulenti esterni per la Commissione europea tra conflitti d'interesse e contratti opachi
La Commissione europea fa sempre più ricorso a consulenti esterni: i servizi tra il 2017 e il 2020 valgono circa 3,7 miliardi di euro.
I consulenti esterni della Commissione europea
La Commissione europea fa sempre più ricorso a consulenti esterni: i servizi appaltati dalla Commissione tra il 2017 e il 2020 valgono circa 3,7 miliardi di euro. Una somma importante finanziata dal bilancio della Ue. Il vero problema, però, è che secondo una relazione pubblicata ieri dalla Corte dei conti europea, la Commissione guidata da Ursula von Der Leyen «non assicura appieno un rapporto costi-benefici ottimale né una piena tutela dei propri interessi».
Anzi, il quadro che disciplina il ricorso a questi servizi «presenta lacune significative che comportano rischi di concentrazione dei fornitori di servizi, di eccessiva dipendenza e di potenziali conflitti di interesse». Rischi che «non sono sufficientemente monitorati», aggiunge la Corte sottolineando anche «debolezze nel modo di valutare il lavoro svolto dai consulenti esterni e il valore aggiunto prodotto».