Piazza Affari debole, chusa Wall Street- V&A
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In evidenzaMercati Lun 19 giugno 2023

Piazza Affari debole, pesa lo stacco dividendi

La Borsa di Milano apre debole. Bene Leonardo, male Diasorin. Oggi i mercati americani sono chiusi per festività Piazza Affari debole, pesa lo stacco dividendi Borsa di Milano
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Piazza Affari parte in leggero ribasso. Pesa lo stacco dividendo di alcuni grandi titoli che incide per lo 0,23%.  Bene Leonardo che apre in rialzo dell’1,6%, mentre frena Diasorin (-1,6%) dopo il rally di settimana scorsa. In calo del 7% la quotazione dl gas sulla piazza di Amsterdam, mentre oggi i mercati americani sono chiusi per festività. Attenzione alla reazione di Pirelli dopo che il governo italiano ha esercitato i poteri di Golden Power per limitare l’influenza sulla gestione aziendale e sulla governance del primo azionista cinese Sinochem.

 

Il commento di Antonio Cesarano (Intermonte)

 

le banche centrali sono restate su sposizioni da ‘falco’ ma nonostante cio’ i mercati la scorsa ottava sono andati in rally. Come mai? “In gergo tecnico – spiega Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte – quello che e’ successo si chiama ‘short squeeze’, che poi significa che i gestori globali sono rimasti spiazzati, sono stati presi in contropiede dai rialzi delle borse e, anche perche’ pressati dalle scadenze semestrali, sono stati costretti a inseguire il mercato soprattutto comprando opzioni”.

 

 Parla Powell

 

Attualmente i tassi Usa oscillano tra il 5% e il 5,25%, ma la pausa decisa dalla Fed mercoledi’ scorso, gia’ a luglio dovrebbe essere interrotta e la Federal Reserve si e’ riservata di valutare altri due rialzi per fine anno. Questo significa che i tassi Usa sono potrebbero a salire fino al 5,75%. La prossima settimana sono attesi gli interventi di diversi banchieri centrali Usa, tra cui domani e venerdi’ quelli di Robert Bullard, un ‘falco’ ma anche un esponente di rilievo del Fomc, che i mercati ascoltano volentieri perche’ ultimamente ha parlato piu’ chiaramente di Powell. “Sono curioso – dice Cesarano – di sapere cosa dira’ Bullard sull’ipotesi dei tassi Usa al 5,75%, che e’ la tesi che di fatto ha caldeggiato da diverso tempo, anche se non e’ da escludere uno stop al 5,50% a fine anno, il che implicherebbe un ultimo rialzo a luglio di 25pb. La pausa decisa mercoledi’ credo sia stato soprattutto un compromesso raggiunto pere tenere assieme colombe e falchi all’interno del Fomc. La verita’ e’ che, una volta chiuso l’accordo sull’innalzamento del tetto del debito, il Tesoro Usa dovra’ fare grosse emissioni e quindi assorbire liquidita’ dai mercati per rimpinguare il conto di tesoreria che si era prosciugato. Per cui molti banchieri centrali hanno chiesto di andarci piano coi rialzi dei tassi almeno a giugno ossia all’indomani dell’accordo raggiunto sul tetto sul debito Usa. Un ulteriore rialzo gia’ a giugno, ossia nel mese di inizio del rialzo del drenaggio di liquidita’ finalizzato a rimpinguare velocemente il conto di tesoreria, avrebbe potuto far salire ulteriormente i tassi dei treasury bills (oggi un titolo a 6 mesi Usa rende gia’ circa il 5,25%), il che avrebbe comportato il rischio di fuga dei depositanti Usa attirati dai molto allettanti tassi offerti dai Treasury bills. Ritengo quindi che la Fed si sia presa un mesetto di tempo per riportare il conto di tesoreria a livelli piu’ alti, prima di riprendere a rialzare i tassi, a luglio e forse anche a settembre”. Powell parla mercoledi’ e giovedi’ al Congresso e in questi casi il primo giorno e’ quello piu’ ricco di novita’. “Tuttavia non credo – dice Cesarano – che abbia molto da dire in piu’ di quanto ha gia’ dichiarato mercoledi’ scorso”.

 

 Giovedi Bank of England  dovrebbe alzare i tassi dello 0,25%

Questa settimana si riuniscono molte banche centrali ma la piu’ attesa probabilmente e’ la BoE, la Bank of England. i mercati prevedono aumenti dei tassi fino a un top del 5,71% entro la fine dell’anno, rispetto a un picco previsto del 5,46% la scorsa settimana. In vista della riunione della BoE, il Governatore dell’istituto, Andrew Bailey ha detto martedi’ scorso che l’inflazione sta impiegando “molto piu’ tempo” di quanto ci si aspettasse per scendere. Insomma, ci sono tutte le premesse per nuove mosse da ‘falco’ da parte della BoE. “Io penso che la BoE fara’ un altro rialzo di un quarto di punto, come ha fatto anche la Bank of Canada. Poi tutto si decidera’ questa estate, a seconda di come andra’ l’inflazione, soprattutto in base ai prezzi dei servizi”.

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