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LavoroPrimo piano Mer 14 dicembre 2022

Ita, Lufthansa ci riprova. Intanto ex Alitalia sul piede di guerra sulle nuove assunzioni

I tedeschi tornano all'attacco su Ita. Intanto parte la selezione per 1200 assunzioni fra le proteste degli ex Alitalia cassintegrati. Ita, Lufthansa ci riprova. Intanto ex Alitalia sul piede di guerra sulle nuove assunzioni Proteste ex lavoratori Alitalia
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

Per i tedeschi, l’acquisizione sarebbe positiva anche per l’Italia

Lufthansa gioca la carta della moral suasion su Ita. Obiettivo: convincere il Tesoro a chiudere la partita. E lo fa proprio nel giorno in cui l’azienda controllata dal Tesoro inizia la selezione per 1200 assunzioni. Il tutto fra le proteste a Roma di 4.300 ex lavoratori Alitalia in cassa integrazione. Per loro, che da tre mesi non ricevono le integrazioni salariali, non c’è alcuna priorità nelle selezioni della compagnia controllata dal Tesoro. L’amministratore delegato, Fabio Lazzerini, ha deciso di reclutare il nuovo personale direttamente sul mercato e senza preventivamente aver concordato nulla con il consiglio che si è appena insediato

Gli ex lavoratori Alitalia protestano a Roma

“E’ inaccettabile che in una azienda pubblica si continuino a praticare sperimentazioni di gestione della crisi di una grande impresa: le nuove assunzioni in ITA devono interessare il personale AZ che è stato illegittimamente espulso dalla produzione, dato che il passaggio da Alitalia ad ITA sia stato realizzato nella più assoluta continuità – spiega Antonio Amoroso, segretario nazionale Cub Trasporti -. Altro che interessamento di società di recruiting. Anche la ridicola scusa della start-up non regge più”.

Anche perché intanto gli ex lavoratori Alitalia, che stanno manifestando sulla Aurelia davanti all’albergo dove si stanno svolgendo le selezioni, sono in difficoltà: “Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, gli ex Alitalia non hanno ricevuto le integrazioni salariali del Fondo di Solidarietà del Trasporto Aereo – aggiunge il sindacalista – Ciò è accaduto perché l’amministrazione straordinaria Az non ha presentato la richiesta mettendo in difficoltà i lavoratori”. E invogliandoli indirettamente ad abbassare le loro pretese salariali. Notevoli per i piloti, meno consistenti per il personale di terra con stipendi che si aggirano sui 1200 euro netti. 

Intanto Lufthansa vuole chiudere la partita

Nella guerra dei cieli, il ceo di Lufthansa Spohr Zeit ribadisce l’interesse per l’acquisizione di Ita.  «Questo passo aprirebbe non solo a Lufthansa, ma anche a Ita e al Paese Italia nuove prospettive nel trasporto aereo», ha spiegato in un’intervista a Die Zeit in uscita domani, secondo un’anticipazione. «Noi vogliamo e dobbiamo diventare più europei», aggiunge.

«Non è un segreto che l’Italia sia uno dei mercati più importanti per noi. Già oggi noi portiamo dall’America più passeggeri verso l’Italia di quanti ne portiamo verso la Germania. L’Italia è forte economicamente ed è un meta turistica attrattiva”. Lo sanno bene anche a Parigi che però non ha alcuna intenzione di potenziare le rotte internazionali su Fiumicino che farebbero concorrenza agli aeroporti di Parigi, soprattutto Charles De Gaulle e Orly. Ma intanto dal Tesoro tutto tace sui prossimi passi del processo di dismissione di Ita. 

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